Weller Bp865Ceu 6W-8W saldatore portatile a batterie

 

Ho acquistato questo saldatore portatile a batterie come ausilio per fare saldature a stagno in punti dove non arrivano né la 220V né la 12V DC e mi sto trovando bene, quindi ho deciso di condividere una piccola recensione.
Per la cronaca, a casa ho una stazione saldante Weller WSD-81 (per me un vero gioiello, non saprei che difetto trovarle) e un saldatore a stilo tipo JBC da 40W, che mi porto in giro, mentre avevo anche un saldatore da 12V con attacco accendisigari che però ho buttato perché si scaldava poco e lentamente. Odiavo il fatto che avesse un puntale pesante quasi come il JBC, ma che non si scaldava mai. Perché non fare un puntale leggero che a quel punto si sarebbe scaldato prima e meglio?
Questo Weller Bp865Ceu fa esattamente questo. Puntale di massa ridotta che quindi si scalda (e si raffredda) velocemente, arrivando in temperatura molto rapidamente. Con solo 6-8W di potenza un puntale leggero è una scelta obbligata che mi trova pienamente d’accordo.
Ho subito rimpiazzato il puntale conico con l’altro in dotazione, quello “a cacciavite”, per aumentare la superficie di contatto con le parti da saldare.
Finora problemi zero, funziona benissimo. Facile da impugnare, pesa più o meno come le 4 batterie AA montate, quindi più di uno stilo tradizionale, ma questo non compromette la saldatura.
L’ho usato in barca per una modifica a un circuito direttamente dentro la sua scatola in PVC e mi sono trovato benissimo, riuscendo a dissaldare un componente vicino al bordo scatola, senza toccarlo, e saldare il sostituto senza bruciare nulla. La punta sottile facilita molto il lavoro, e la potenza ridotta qui è anch’essa un vantaggio: aiuta a fondere solo la parte a contatto senza dissaldare componenti adiacenti. Il cappuccio permette di riporre il saldatore nella cassetta senza il rischio che si possa accendere. Ottimo. Ho tolto il JBC dalla cassetta degli attrezzi!

Come si vede nel video, in una decina di secondi inizia a fondere lo stagno 60-40 (per la precisione Sn60Pb38Cu2), che ha il punto di fusione a 188 gradi, e in un tempo analogo anche lo Sn99Ag0,3Cu0,7 – ma quest’ultimo ha un punto di fusione almeno 30° più alto.
Consiglio l’uso di stagno sottile (non più di 0.6mm) in quanto più preciso e dissipa meno calore. Come lega, per chi è alle prime armi forse è meglio stare sul il Sn60Pb40 o similare, che fonde prima delle varianti prive di piombo.

Se dovete saldare spesso parti in rame di grossa sezione, siano esse lamine o cavi e dovete farlo lontano dalla 220V, 8W non bastano: meglio un saldatore a gas, che però fatica a stare sotto i 500° e se lo usate su un PCB rischiate di bruciare i componenti o di staccare le piste di rame!
Se dovete fare saldature di componenti elettronici su PCB o comunque di cavi e componenti che non siano di potenza, come nel mio caso, è un prodotto molto soddisfacente.

 

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